Le finalità dell’ISSR
Con il Concilio Ecumenico Vaticano II si è intensificato tra i fedeli – laici e religiosi – un vivo interesse per lo studio della Teologia e di altre scienze sacre, per arricchire con esse la propria vita cristiana, essere capaci di dare ragione della propria fede (cf. 1 Pt 3, 15), esercitare fruttuosamente l’apostolato loro proprio e poter collaborare con i ministri sacri nella loro specifica missione (cf. can. 229 §§ 1-2). Nel periodo post-conciliare, mentre le Facoltà ecclesiastiche, che già vantavano una lunga tradizione, si sono conformate alle disposizioni della Costituzione Apostolica Sapientia christiana (1979), ha assunto una crescente importanza nella Chiesa la necessità di curare un’adeguata formazione dei fedeli laici, con modalità specifiche.
- 1. Tra le iniziative create per rispondere a tale esigenza vanno annoverati gli Istituti Superiori di Scienze Religiose (ISSR). La loro configurazione giuridico-accademica è stata delineata da due Documenti, emanati dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica: laNota illustrativa del 10 aprile 1986 e la Normativa per l’Istituto Superiore di Scienze Religiose del 12 maggio 1987.
A distanza di oltre venti anni, con le disposizioni contenute nella presente Istruzione si intende ridefinire la suddetta normativa, considerando soprattutto le nuove istanze di carattere pastorale, come anche l’evoluzione verificatasi nell’ambito delle legislazioni civili di numerosi Paesi in ordine all’insegnamento superiore, con cui queste istituzioni accademiche ecclesiastiche sono chiamate ad interagire. - 2. Lo studio della Teologia e lo studio delle Scienze Religiose si articolano in due percorsi distinti, che si differenziano soprattutto per la natura degli insegnamenti e per i curricoli formativi che essi propongono.
Il percorso di studio che viene offerto dai Centri accademici ecclesiastici – quali le Facoltà di Teologia e gli Istituti ad esse incorporati, aggregati e affiliati – ha lo scopo di assicurare allo studente una conoscenza completa e organica di tutta la Teologia; ciò è richiesto in particolare a coloro che si preparano al sacerdozio. Inoltre, esso si propone di approfondire in modo esauriente le diverse aree di specializzazione della Teologia, di acquisire il necessario uso del metodo scientifico proprio di tale disciplina, nonché di elaborare un contributo scientifico originale.
- 3. Gli ISSR, invece, intendono offrire la conoscenza degli elementi principali della Teologia e dei suoi necessari presupposti filosofici e complementari delle scienze umane. Questo percorso di studio, più specificamente, ha lo scopo di: promuovere la formazione religiosa dei laici e delle persone consacrate, per una loro più cosciente e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel mondo attuale, favorendo anche l’assunzione di impieghi professionali nella vita ecclesiale e nell’animazione cristiana della società; preparare i candidati ai vari ministeri laicali e servizi ecclesiali; qualificare i docenti di religione nelle scuole di ogni ordine e grado, eccettuate le Istituzioni di livello universitario.
- 4. Gli ISSR designano un’ulteriore opportunità di partecipare, assieme alla Teologia, dello sforzo di approfondimento della verità, allo scopo di accompagnare la crescita nella fede delle singole persone e dell’intera comunità.
Lo studio e l’insegnamento delle Scienze Religiose forniscono gli elementi necessari per elaborare una sintesi tra la fede e la cultura nella singolarità delle situazioni vissute dalle Chiese particolari. Si tratta di una prospettiva che risponde alla richiesta di una qualificazione del servizio ecclesiale nelle concrete esigenze dei tempi e dei luoghi. Essa, pertanto, adotta specifici strumenti di studio, metodi pedagogici e l’impiego di energie per un apprendimento e un’applicazione didattica differenti da quelli che vengono richiesti dalle Facoltà di Teologia. - 5. Gli ISSR si differenziano anche sia dai vari tipi di Facoltà ecclesiastiche autonome che possono essere canonicamente erette, attese le necessità della Chiesa, sia da tutte quelle iniziative per la formazione teologica, di livello non accademico, che spesso vengono promosse con grande impegno nelle Chiese particolari: quali, per esempio, le Scuole diocesane di formazione teologica o Istituti non-accademici altrimenti denominati. Comunque anche l’impostazione di un Istituto non-accademico deve essere seria ed esigente.
L’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S. Apollinare” in Forlì è un’istituzione accademica di cinque diocesi romagnole (Ravenna-Cervia, Cesena-Sarsina, Faenza-Modigliana, Forlì-Bertinoro e Imola), eretta dalla Congregazione della Santa Sede per l’Educazione Cattolica e collegata alla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna.